Descrizione
Salerno, fine aprile del 1922. I lavoratori tessili delle aziende di
Fratte e della valle dell’Irno sono in agitazione. Ai vecchi proprietari,
eredi dei fondatori dell’azienda, i Wenner sono subentrati imprenditori
italiani che, spalleggiati dai fascisti, prossimi a conquistare
il potere, cercano di annullare tutte le conquiste che i lavoratori
hanno ottenuto negli ultimi anni. Si riducono i posti di lavoro e si
spostano a nord molti degli impianti, mettendo così in crisi l’economia
della zona e gettando i lavoratori della provincia di Salerno
nello sconforto. In questo clima così acceso viene trovato morto il
direttore della fabbrica di Fratte, ucciso a colpi di pistola nel suo
ufficio. I fascisti tentano di sfruttare l’occasione a loro favore, cercando
di addossare la responsabilità del delitto ai rappresentanti
dei lavoratori e indebolire così ulteriormente i sindacati di matrice
socialista. Il commissario Acquaviva, nel corso delle sue indagini,
scopre particolari che orientano l’inchiesta verso conclusioni del
tutto impreviste.
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