Descrizione
Nella Francia del XVIII Secolo, si affaccia l’idea, all’interno dei
consessi massonici, che la presenza femminile, fino ad allora solo
simbolicamente evocata attraverso specifici rituali, potesse in realtà
rappresentare un arricchimento. Il ragionamento è lineare:
se un ideale di perfezione passa attraverso l’armonizzazione dei
contrari, perché ricercare questi nel profondo dell’individualità
del singolo ricercatore? Avere fisicamente presenti i due componenti
– il Maschile e il Femminile – all’interno dei Lavori loggiali –
non favorirebbe il processo di integrazione degli opposti complementari
anche a livello profondo? Certo ciò non placò la querelle
sulla inapplicabilità dell’iniziazione solare alla rappresentazione
anche fisica del Femminile, dovendo questa essere considerata
solo come componente latente dell’aspetto Maschile. Inizia anche
qui, dunque, la profonda diatriba che dividerà le idee di Massoneria
portate avanti e sostenute dal mondo Anglosassone e dal
“ceppo” Francese. Contrasto ancora oggi insuperato, al punto da
non consentire conciliazioni tra gli opposti poli, se non da un
punto di vista puramente epidermico.
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