Descrizione
Quando si parla di “Opera dei Pupi”, è inevitabile che il pensiero vada alla Sicilia. Pochi ricordano che questa tradizione fu importata dalla Spagna proprio a Napoli, dove ha attecchito con profonde e solide radici, per essere solo successivamente esportata in Trinacria. Eppure l’allocuzione “Ma che, facimmo ll’Opera ’e Pupi?” è irrimediabilmente partenopea. Questo volume racchiude in sé due anime: il rigore antropologico della ricerca sul territorio e della certosina ricostruzione di un mosaico le cui tessere – dopo il primo dopoguerra – sembravano irrimediabilmente perdute, e una inusitata leggerezza narrativa. Un connubio, avvincente e vincente, tutto da scoprire…